Giovani sempre più freelance

Il COVID-19 ha completamente cambiato il mondo in cui viviamo. Dalla chiusura di ristoranti e negozi ai molti lavoratori passati allo smart working, questo è stato un periodo di rottura.

Questo articolo è stato scritto originariamente per il Blog di M Accelerator versione inglese. In questo articolo non trattiamo il caso specifico della Gig Economy in Italia.

 

La pandemia ha reso il lavoro da remoto necessario e impossibile da ignorare. Ma quanto è grande la Gig Economy? E soprattutto, rappresenta davvero un passaggio definitivo al lavoro da freelancer?

La gig economy consiste in contratti a breve termine piuttosto che in un impiego permanente a tempo pieno. Si tratta di freelance writing, digital design, fotografia, film, data entry e molto di più.

Le aziende spesso preferiscono lavoratori freelance per determinati progetti piuttosto che assumere un dipendente che se ne occupi.

Soprattutto ora, con la maggior parte del mondo del lavoro che si svolge virtualmente, il lavoro freelance sta diventando più attraente per gli individui e le aziende?

Passare al freelancing significa lavorare da remoto in modo permanente con la libertà di creare la propria schedule.

 

Quanto è grande la Gig Economy? 

La Gig Economy è un’industria semi-nuova. Con la disponibilità di lavoro online, sempre più lavoratori hanno la possibilità di lavorare al di fuori di un impiego tradizionale presso un’azienda. I Gig Worker rappresentano il 36% della forza lavoro totale.

Ci sono circa 59 milioni di Gig workers che guadagnano oltre $1.2 trilioni annuali solo negli Stati Uniti. I liberi professionisti che rappresentano il 22% dei guadagni annuali totali sono una parte enorme della nostra economia. Con più aziende che passano al lavoro a distanza, questo cambiamento è destinato a durare nel tempo.

 

Uno dei più grandi siti di freelancing al mondo, chiamato Upwork, ha recentemente condotto un sondaggio che ha coinvolto 6.000 freelancer registrati sul loro sito.

Il report mostra che il 24% in più di persone ha deciso di unirsi alla Gig Economy quest’estate rispetto agli anni passati.

Questo report include coloro che sono in cerca di reddito aggiuntivo poiché sono passati involontariamente dal lavoro d’ufficio allo smart working e coloro che hanno perso il lavoro a causa della pandemia.

Questa tendenza è destinata a durare nel tempo? Poiché gli studi mostrano che la percentuale di liberi professionisti continua a crescere, potrebbe trattarsi di un cambiamento permanente.

Il 24% di persone in più ha deciso di entrare nella Gig Economy la scorsa estate.

Il 38% dei lavoratori tradizionali che hanno iniziato a lavorare a distanza a causa di COVID-19 stanno ora valutando la possibilità di lavorare come freelancer.

Il 49% dei responsabili delle assunzioni ha affermato di cercare ora lavoratori indipendenti e talenti altamente qualificati, piuttosto che a veri e propri dipendenti.

Perché le persone stanno passando al freelancing? 

Dal 2014 al 2019, il numero di liberi professionisti a tempo pieno è cresciuto dal 17% al 28%. Per altri, il freelancing è invece un lavoro temporaneo. Alcuni lo scelgono per un guadagno extra.

Tuttavia, il  numero di coloro che scelgono il lavoro da freelancer a lungo termine è cresciuto da 18,5 milioni a 28,5 milioni negli ultimi 5 anni.

Il lavoro Gig è cresciuto negli ultimi anni, non sorprende quindi che quasi il 33% delle aziende si rivolga a siti di freelancing per esternalizzare parte del proprio lavoro.

 

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